Francia è un’azienda storica del territorio bolognese. Fondata nel 1947 da Luciano Francia, l’azienda negli anni si è evoluta divenendo un punto di riferimento nel settore della trasmissione meccanica. Parlando di sport, ormai consolidata è anche la passione per la pallacanestro dei due fratelli Francia, Ennio e Stefano, che ora dirigono l’azienda. Recentemente Francia Catene ha rinnovato il suo rapporto con Magika Pallacanestro e abbiamo fatto una chiacchierata con Ennio Francia, parlando proprio di com’è nata la passione per questo gioco, di come sia cambiato il modo di investire nello sport e naturalmente, della Magika.
Avete recentemente rinnovato l’accordo di sponsorizzazione con la Magika. La vostra passione e il vostro legame con la pallacanestro nasce ben prima però: ci dice quando e come?
“Personalmente la passione per la pallacanestro nasce quando avevo 15 anni. Andavamo in parrocchia, all’oratorio e giocavamo nel cortile rigorosamente all’aperto. D’inverno si spazzava la neve e si giocava. A metà degli anni ’60 ci fu questo impulso incredibile a Bologna che poi segnò la nascita del movimento della pallacanestro bolognese, con sfide epocali tra squadre di Prima Divisione delle varie chiese e parrocchie. Da lì cominciai ad andare al Palazzo dello Sport, seguivo la Virtus, una passione che è durata 35 anni. Nel frattempo poi si inserì Castelmaggiore, di cui eravamo sponsor e con cui arrivammo fino in A2 e a… salvare la Virtus, alla quale vendemmo i diritti per fare l’A2. Poi, devo dire che son cambiati i tempi: la pallacanestro che in Italia abbiamo visto fino ai primi anni 2000 forse non si è vista più. Adesso seguo praticamente solo l’NBA, dove sono fenomeni assoluti. Tra i miei preferiti dico Manu Ginobili, Steph Curry… oppure Steve Nash, anche se adesso è andato “in pensione”. Io vengo da Larry Bird: è la mia icona (indica una foto di Larry Bird attaccata al muro in ufficio). Con pochi mezzi fisici rispetto agli altri, compensava con una volontà e un’intelligenza cestistica forse inarrivabile. Anche adesso, quando ci sono i playoff fanno rivedere uno dei canestri più incredibili che fece, quando sbagliò il tiro dal gomito destro dell’area e prima di tutti partì per catturare il rimbalzo, capendo subito che il tiro sarebbe uscito e dove sarebbe andato il pallone. Lo prese e al volo spostò la palla sulla mano sinistra riuscendo a tirare e segnare. Una roba così… solo lui. Per tornare alla passione, la pallacanestro per me è il gioco più bello del mondo.”
Com’è cambiato il modo di investire nello sport?
“E’ cambiato parecchio, in passato c’erano più possibilità. Le tasse aumentano, i soldi diminuiscono e la crisi ha dato una scoppola terribile al fatturato, che è calato: c’è meno, un po’ dappertutto. Abbiamo vissuto dei tempi nello sport che non torneranno. Da imprenditore allora c’erano le possibilità, adesso no, o meno, ma ci fa piacere che il nostro nome sia legato alla pallacanestro e per quello che possiamo diamo volentieri una mano. Adesso inoltre ho anche un’altra passione che è il golf, e tra l’altro gioco proprio a Castel San Pietro. Noi come azienda vendiamo un prodotto tecnico, non una cosa che ti rimane impressa e vai ad acquistare subito. Siamo forse l’azienda più vecchia di Bologna, che creò nostro padre nel 1947 e teoricamente nel territorio bolognese ci dovrebbero conoscere tutti. Quando iniziammo a sponsorizzare Castelmaggiore, ci furono dei clienti che dissero “ah, Francia Catene! Ma siete voi quelli della pallacanestro?”, ci riconoscevamo prima per la pallacanestro e poi per quello che facciamo, quindi un certo tipo di ritorno c’è, fa marketing.”
Il legame con la Magika come nasce invece? E che immagine ne ha?
“Il rapporto con la Magika nasce tramite le persone di Gabriella Ragni e Marco Santucci, che avevano lavorato con Castelmaggiore in passato e sono persone serissime. Poi ho visto il progetto che avete e il lavoro che fate con queste ragazze, dove pur di farle giocare vi togliete quasi i soldi di tasca… è encomiabile. Se devo dire che immagine ho di voi dall’esterno dico che siete dei fenomeni. Come Castelmaggiore, che salì dalla D all’A2, voi coi vostri mezzi avete fatto i miracoli. Per me è una grandissima immagine di sport la Magika. Devo dire inoltre che il palazzetto a Castel San Pietro Terme è molto carino e c’è tanto entusiasmo. Durante la cena di fine stagione all’Hotel I Portici ho visto con piacere il filmato che avete proiettato sulle finali nazionali Under19 e la vittoria dello Scudetto e le ragazze in quelle partite han davvero mostrato carattere, son state fantastiche.”